Ci sono casi un cui un pescatore perde un pesce a causa della rottura della lenza. In questo articolo vogliamo affrontare in maniera approfondita il tema del combattimento e del recupero del pesce. Raramente ci è capitato di leggere articoli che parlassero di questo argomento, eppure, tra i clienti di PESC.IT negozio di pesca tra le domande più ricorrenti ci sono proprio quelle che riguardano l’adeguatezza delle canne da pesca o dei mulinelli (che si sta pensando di comprare) a certi pesci.
È vero che certi pesci, perché particolarmente grossi e/o combattivi, possono mandare in crisi l’attrezzatura, magari rompendo la lenza. Certe volte rompendo addirittura la canna. Bisogna sapere però che noi pescatori abbiamo due armi a nostro favore: la frizione e l’antiritorno.
Quando un pesce tira troppo, meglio usare solo la frizione o anche l’antiritorno?
Tutti i pescatori esperti sanno che ciascuna specie di pesce ha il proprio modo di combattere. Al contrario, la tecnica di combattimento del pescatore si riduce spesso a semplici operazioni “meccaniche”: cedere lenza e recuperarla solo quando il pesce lo permette. Alle volte affidarsi al fluorocarbon migliore può non bastare.
Quando il pesce prende la fuga, si deve ricorrere al mulinello per gestire la situazione al meglio, cedendo e recuperando lenza con la massima attenzione all’azione della preda. Naturalmente, il recupero avviene tramite la manovella che riavvolge il filo, mentre la cessione della lenza può avvenire in due modi: lasciando lavorare la frizione oppure l’antiritorno, due accessori standard su qualsiasi mulinello a bobina fissa. Quasi “qualsiasi” visto che vi sono mulinelli a bobina fissa che l’antiritorno non lo hanno.
Come funziona la frizione del mulinello da pesca?
Come suggerisce il nome, si tratta di un meccanismo di attrito, composto da dischi in metallo, in Teflon, in carbonio o altri materiali ancora. Mediante la compressione di questi dischi viene agevolata o frenata la rotazione della bobina in senso inverso al movimento di recupero. In genere, la frizione è comandata da una manopola, situata sopra la bobina (più spesso) oppure sotto al corpo del mulinello (casi rari). Gestendo questo comando, si libera gradualmente la rotazione della bobina, cioè si permette al pesce di “prendere” più o meno lenza. Su alcuni modelli di mulinello, la frizione ha una doppia regolazione e mediante leve da tirare o spingere riusciamo a effettuare una graduazione più precisa.
La magica leva che sblocca… l’antiritorno
Il meccanismo dell’antiritorno si sblocca mediante una levetta. Spostandola in una direzione o nell’altra (on/off), liberiamo o blocchiamo la parte rotativa della bobina. Quando è attivo (sempre quando peschiamo), in posizione “on”, l’antiritorno permette di girare la manovella in senso antiorario e, quindi, di cedere lenza alla preda durante il recupero. Liberare l’antiritorno permette di liberare lenza anche lasciando andare indietro il rotore.
Potremo lasciarlo andare (pur controllandolo) oppure cedere noi, in maniera voluta, la lenza girando la manovella al contrario. Bisogna avere padronanza per farlo, ma è un sistema a cui i migliori pescatori non rinuncerebbero mai!
Antiritorno e frizione del mulinello da pesca: confrontiamoli!
Se parliamo di semplicità: la frizione entra in gioco da sola, quindi è più facile da usare, in quanto dopo la taratura il pesce prende filo solo quando lo richiede. Il fatto è che tarare perfettamente la frizione non è sempre facile: il livello andrebbe calcolato con precisione in base al carico di rottura della lenza e una regolazione errata può portare alla rottura del filo o, al contrario, a cederne troppo, con conseguenti grovigli o slamatura della preda. L’antiritorno è più difficile da gestire perché permette di cedere lenza solo facendo girare la manovella del mulinello in senso antiorario. Dalla sua, però, ha un miglior controllo delle fughe del pesce. Difficilmente però sarà utilizzabile sulle fughe più veloci. Ok per l’orata o il barbo (tanto per citare un pesce di mare ed uno di acque interne), non impiegabile sul tonno rosso.
L’uso della frizione o dell’antiritorno è una cosa soggettiva di ciascun pescatore. La frizione è molto più indicata per chi inizia, mentre il pescatore esperto la affianca anche all’antiritorno.
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