Pesc.it

camole

Le camole da pesca

Le camole sono tra le esche da pesca più vendute in Italia. Se hai cercato questo nome sul web è forse perché sei un appassionato di pesca alla trota, il pesce che forse più di tutti (assieme al salmerino) gradisce le “fattezze cicciotte” di questa larva. In questo articolo di diamo alcune informazioni utili per conoscere, comprare, conservare e innescare le camole da pesca. Sono conosciute anche col nome di “bianchini” o “bianchine”; vengono commercializzate in scatolette che ne contengono una quarantina circa ma… ogni distributore ha la sua regola in materia.

Le camole da pesca: informazioni utili

Sai cosa sono le camole? Sono una larve di lepidottero. Le camole sono disponibili anche in tre colorazioni artificiali – giallo, rosso e verde – oltre quella naturale (avorio) e pensa che esistono anche le imitazioni in gomma morbida (se non hai a portata di mano quelle fresche possono comunque essere un’alternativa)!

La scatoletta delle camole costa tra i due euro e mezzo ed i quattro euro.

Parliamo di un’esca specificamente studiata per la pesca in acque interne, che ha tuttavia un utilizzo testato anche in mare. Rispetto al bigattino la camola ha una minore aspettativa di vita, una volta innescata ed immersa in acqua salsa, ma in compenso esprime una grande mobilità nei primi minuti d’immersione.

Camola: differenze col bigattino

Se hai un po’ d’esperienza la saprai già distinguere dal  bigattino (la larva della mosca, Sarcophaga carnaria).

Proprio considerata questa cosa, laddove vige il divieto di pesca col bigattino si può pescare con le camole!

La camola infatti non appartiene neanche allo stesso ordine! Se il bigattino, come scritto poc’anzi diventerà poi una mosca, la camola sarà (o sarebbe diventata) una farfalla.

La parola stessa “bigattino” nel dizionario viene esplicitata come: “termine regionale, lombrico o larva di mosca utilizzati come esca nella pesca” (dizionario De Mauro).

Come innescare le camole

Suggeriamo, per l’innesco, di evitare la montatura cosiddetta “a calza”, poiché penalizzerebbe ulteriormente i tempi di sopravvivenza. Limitiamo allora l’innesco ad uno o più esemplari semplicemente appuntati all’amo, così come si può vedere nella sequenza fotografica.

Il bianchino si conserva a lungo in frigo o comunque tra i +5 ed i +15 gradi nella sua confezione, che contiene anche l’alimento di cui si nutre.

Carrello