Un pescatore e il suo gommone, ecco un binomio che può fare grandi cose per la pesca sportiva. In questo articolo, che non è fatto per venderti o promuovere un modello di mezzo ben preciso, vogliamo darti quelle informazioni di carattere generale che potranno esserti utili se vorrai praticare la pesca dal gommone.
La pesca dal gommone
Quello che attrae di un gommone è la “semplicità”. Almeno a vederlo, un gommone di guida bene e “perdona le piccole toccatine” in banchina o contro un’altra barca. Inutile negarselo, quando si è debuttanti, questo è un pensiero più che legittimo.
Essendo gonfiabile e leggero, è anche di facile trasporto… più facile di quanto non lo sia un altro natante della stessa metratura.
Altro vantaggio per molti è quello di non richiedere a tutti i costi di un posto barca, poiché chi ha un carrello, lo potrà parcheggiare anche fuori dall’acqua.
Le caratteristiche che ti abbiamo appena detto, certamente, sono caratteristiche che non riguardano la pesca; sono tuttavia ciò che rende il gommone un natante molto economico sotto tutti i punti di vista.
Alcune migliorie costruttive hanno ulteriormente implementato la manovrabilità dei gommoni, grazie anche all’adozione della chiglia in vetroresina, o VTR, che consente l’installazione della consolle centrale. Si ottiene così una guida centralizzata più precisa e la possibilità di utilizzare tutti gli strumenti elettronici.
Il sedile di guida spesso incamera il serbatoio del carburante (e a volte la vasca del vivo nella parte retrostante), ottimizzando gli spazi a bordo; mentre lo schienale ribaltabile rende agevole l’azione di pesca.
Un gommone con chiglia in vetroresina necessita di un apposito ricovero nei periodi di inutilizzo e, per essere trasportato, di un apposito carrello, o meglio di uno di quei carrelli accessoriati da una piccola gru di alaggio chiamate “falchetto”.
Come si trasforma un gommone per la pesca?
Diciamo subito che un gommone non deve per forza essere “trasformato”, in quanto molti cantieri oggi offrono i loro gommoni con allesimenti “fishing” (cioè da pesca). Tuttavia tra gli appassionati che vogliono risparmiare nell’acquisto della propria barca (il gommone in questo caso) è diffusa l’abitudine di ricercare un mezzo usato (completo o privo di motore fuoribordo, secondo i casi) per poi andarlo ad accessoriare delle seguenti cose:
- Ecoscandaglio con sonda/trasduttore
- Gps cartografico
- motore elettrico di prua (con funzione ancora) e relative batterie dedicate
- Portacanne inclinabili
- Portacanne a riposo (spesso posizionati sopra ad un t-top)
- Pompa ricircolo acqua
- Vasca per il vivo
- Braccio affondatore
Attenzione, in questo elenco abbiamo indicato solo le principali cose che possono essere ambite ed utili. Non è però detto che tutte siano necessarie e da installare.
C’è da considerare poi che non tutti i gommoni, saranno adatti all’installazione delle attrezzature e dell’accessoristica per chi vuole andarci a pesca, quindi bisognerà valutare caso per caso, con l’aiuto (anche sommario) di un esperto di “cantiere” se lo spazio a bordo possa essere troppo ristretto per gli alloggiamenti tecnici, cercando di capire anche a quali tipi di lavoro possiamo dover andare incontro.
L’alta manovrabilità e la buona stabilità con mare formato, permettono di pescare con tecniche di pesca; ne citiamo qualcuna: bolentino, traina, tecniche verticali con gli artificiali.
La velocità del mezzo invece permetterà facilmente di dedicarsi allo spinning sulle mangianze, tecnica indicata per questo mezzo.
Per la traina, si procede normalmente con un paio di canne, collocare in un portacanne poppiero situato in genere al posto degli agganci per il castello di poppa che, su di un gommone “fishing” darebbe solo fastidio.
Per chi ama la traina col vivo sarebbe una buona scelta quella di avere un piccolo motore di rispetto. Questa soluzione tuttavia va valutata caso per caso.