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Dove è meglio conservare i galleggianti da pesca?

Il galleggiante è oggetto di culto per tutti gli appassionati di pesca che se ne servono. Alcuni lo amano come feticcio, altri come ricordo di un particolare momento in cui lo hanno visto sparire sott’acqua; ci sono pescatori che adorano i galleggianti perché sono belli, e ne fanno collezione. Ogni motivo per conservarli è buono. Di questo parliamo in questo articolo su PESC.IT, cercando di dare consigli pratici utili a chi ancora non si fosse attrezzato.

Dove è meglio conservare i galleggianti da pesca?

Ti consigliamo due tipi di contenitori per galleggianti, diversi per la loro forma.

Con poca fantasia, partiamo dalla scatola a scomparti. Certamente, nei negozi di ferramenta più grandi si possono trovare scatole a scomparti longitudinali che si presteranno bene allo scopo. iVe ne sono di adatte a ospitare dai più piccoli galleggianti da bolognese ai più grandi inglesi, con lunghezze che partono dai 25 centimetri e arrivano a sfiorare i 40.

Ci sono due consigli pratici che possiamo dare riguardo alle scatole:

  1. Di avere più scatole, in modo da dividere i galleggianti per dimensione, evitando che sbattano nel trasporto.
  2. Di privilegiare scatole completamente trasparenti, che ci facilitino il compito di tener sott’occhio cosa abbiamo con noi.

Tubi porta-galleggianti da pesca

Per i pescatori più riforniti di galleggianti, anche i tubi possono essere una buona soluzione. Per chi usa gli “inglesi”, poi, i tubi saranno proprio perfetti, poiché nel diametro di pochi centimetri ne conterranno davvero tanti.  Altra nota positiva (questa volta dedicata ai più spartani), il tubo si mette molto più facilmente di una scatola all’interno della nostra sacca portacanne. E se quella tanto ce la devi avere… avrai già capito che il risparmio di spazio sarà reale!

Ogni pescatore ha le sue preferenze, che non si discutono; avere entrambe le forme di contenitore è l’ideale per il trasporto di un gran numero di galleggianti.

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