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Come si pescano le spigole a mosca?

Ci vogliono pazienza e dedizione per pescare a mosca, e forse ce ne vogliono ancora di più in un ambiente ostico come il mare. La ricerca delle spigole con mosche è streamer è difficile ed affascinante.

Proprio per questo motivo (e anche se il nostro negozio ha un catalogo infinito di canne e mulinelli da spigole a spinning) vogliamo dare spazio a una trattazione sulla mosca, per farti semplicemente leggere:

Come si pescano le spigole a mosca?

Il nostro magnifico avversario ha livrea argentata e fattezze robuste; il dorso è nero o grigio verdastro; la testa è medio-piccola in rapporto alla bocca, capace, quella sì, di ingoiare esche ben più grandi rispetto a quelle mosche e streamer di cui ti diciamo adesso.

Mandibola e mascella sono coronate da numerosi dentini, sono microscopici ma ci sono, e sono presenti anche sulla lingua e sulle ossa del palato.

Certamente non sono neppure da paragonare con quelli dei pesci serra o della palamita, assolutamente no. La loro funzione è quella di trattenere la preda che, dopo un potente morso viene ingoiata per intero.

Caratteristiche delle spigole

La spigola ha occhi piuttosto grandi, mentre i pre-opercoli branchiali presentano numerose dentellature molto taglienti. Sul dorso troviamo due pinne; la prima è formata da nove raggi spinosi, mentre la seconda possiede il primo spinoso ed i rimanenti nove-dieci molli. La pinna caudale è piuttosto robusta.

La spigola, comunemente chiamata branzino o (localmente) lupo o ragno, oltre a possedere carni pregiatissime raggiunge taglie decisamente interessanti. Nei nostri mari la taglia media oscilla tra gli 1 ed i 4 kg, ma non sono affatto rari, soprattutto nel periodo invernale esemplari di peso maggiore. Ogni anno vengono infatti registrate catture dai 5 agli 8 kg di peso, con punte peraltro rare intorno ai 10 kg.

Si riproduce in pieno inverno da dicembre a tutto febbraio, radunandosi in grandi branchi nei pressi di zone a bassa salinità: lagune, estuari e spiagge basse solcate da piccoli corsi d’acqua che rappresentano spesso teatro di grandi assembramenti di spigole solitamente di buona taglia.

In primavera, terminate le fatiche riproduttive, questi pesci si distribuiscono lungo le nostre coste in maniera piuttosto uniforme dandoci la possibilità di insidiarli in ambienti alquanto differenti.

Benché dotato di un forte istinto predatorio, la spigola è comunque un pesce sospettosissimo che ama cacciare di notte o in condizione di luce precaria ( alba e tramonto ).

Di fondamentale importanza, a prescindere dal luogo dove andremo ad insidiare il nostro avversario, sono le fasi di marea. Infatti questo pesce, escludendo determinate eccezioni, concentra la sua attività durante le due ore che precedono il culmine di marea e le due ore all’inizio della fase discendente.

Analizziamo ora le varie tecniche di pesca in funzione della differente morfologia dei luoghi di pesca prescelti:

 

Dove pescare le spigole a mosca e streamer?

 

In scogliera naturale cerchiamo le spigole/branzini in questo modo:

Le basse scogliere rappresentano uno spot di sicuro interesse per tentare la cattura di qualche esemplare da trofeo. Soprattutto in condizioni di mare mosso e pressione barometrico in diminuzione, le possibilità di incontrare la “regina incontrastata delle onde”, sua maestà la spigola, diventano quanto mai concrete. In virtù dell’ acqua prevalentemente bassa e delle notevoli asperità presenti solitamente sui bassi fondali rocciosi, è opportuno utilizzare una coda WF di tipo galleggiante, mentre gli artificiali di maggior resa andranno scelti tra i modelli galleggianti in grado di produrre invitanti vibrazioni: piccoli popper in colori vistosi, spider, gurgler e crease fly si riveleranno alquanti efficaci in queste circostanze.

 

Nelle foci cerchiamo le spigole/branzini in questo modo:

Con l’avanzare della primavera ed il progressivo innalzamento della temperatura dell’acqua, le Spigole sono solite insediarsi nei pressi delle foci dei fiumi di media e grande portata.

Questi abitata molto ricchi di invertebrati, crostacei e di pesci, in prevalenza Muggini e piccole Anguille, garantiscono una fonte di cibo pressoché costante per tutto il periodo primaverile ed estivo. In questo contesto le spigole sono solite concentrare la loro azione predatoria durante la notte e, preferibilmente in fase di marea montante, risalgono il corso di acqua dolce per chilometri alla ricerca di facili prede. In queste circostanze sarà opportuno utilizzare una coda a profilo decentrato con punta affondante da 250 grain, in grado di poter sondare al meglio sia le fasce d’acqua più profonde, sia i sottosponda dove spesso si celano in agguato le nostre amiche.

Gli artificiali di maggior rendimento saranno le imitazioni di gambero nei colori brown, pink, e silver, e le imitazioni di piccole anguille preferibilmente di colore nero che, fatte lavorare lentamente nei pressi del fondale, si riveleranno spesso estremamente catturanti.

 

In spiaggia cerchiamo le spigole/branzini in questo modo:

La spigola ama molto frequentare gli arenili sabbiosi soprattutto se solcati da piccoli corsi d’acqua dolce. Le migliori condizioni, a prescindere dalle fasi di marea, si avranno in presenza di mare moderatamente mosso, meglio se in fase di scaduta dopo mareggiate provenienti dai quadranti meridionali ( venti di scirocco ). In queste condizioni il fondale scavato dal moto ondoso metterà a nudo granchi, invertebrati e piccoli pesci che saranno facile preda del nostro avversario.

L’attrezzatura più idonea per affrontare una battuta alla Spigola con tecniche di pesca a mosca, sarà composta da canne da 9’ a 9’6’’ per code 8/9. Il mulinello di tipo direct drive dovrà essere in grado di contenere 100 yds di backing da 20lb.

Per quanto riguarda le code andranno scelte tra i modelli a profilo decentrato; ottime le intermedie in monocorde ( trasparenti ) che, grazie alla proprietà di affondare molto lentamente, favoriranno la vostra azione in presenza di moto ondoso.

In virtù della notevole sospettosità della spigola, il terminale preferibilmente a nodi, dovrà essere di lunghezza non inferiore ai 9’ ( 2,75 mt. ) e così composto: cm 100/0,50 – 50/0,45 – 40/0,40 – 30/0,35 – più un Tip da 55 cm di fluorocarbon da 30 centesimi.

Spigole a mosca: quali esche?

Gli artificiali che andremo ad utilizzare saranno prevalentemente dei Clouser Minnow la cui principale caratteristica è quella di avere gli occhi piombati che capovolgendo il baricentro dell’artificiale lo fanno lavorare capovolto, quindi con la punta dell’amo verso l’alto. Questa caratteristica ci permette di utilizzare l’artificiale rasente il fondo ( anche in presenza di alghe ), favorendo la penetrazione nell’apparato boccale del pesce.

I colori saranno in prevalenza il bianco con testa in smalto rosso, il bianco con dorso chartreuse, il bianco con dorso nero. Un altro artificiale di sicura efficacia, pescando dalla spiaggia, è l’imitazione di granchio, montata anche questa con amo che lavori in posizione reverse, i colori maggiormente graditi: il grey, l’olive, il brown.

 

Permessi di pesca e altre “cautele”… contro il freddo

Se è vero che la pesca alla spigola è per lo più invernale, l’abbigliamento che andremo ad utilizzare dovrà essere tecnico.

Nella pesca a mosca poi c’è da considerare che è spesso necessario entrare in acqua per allungare il lancio laddove crediamo di poter catturare i branzini, per cui, wader in gore tex o neoprene e giacche idrorepellenti in tessuto traspirante saranno necessari.

Chiudiamo consigliandoti di informarti sulla necessità del permesso di pesca. In generale se peschi in mare devi aver fatto il censimento obbligatorio ministeriale dei pescatori in mare, quasi nessuno lo chiede mai e non comporta (al momento in cui scriviamo questo articolo) una sanzione immediata.

Diverso è se vai a pescare in una foce, dove dovrai essere in possesso di una licenza di pesca, in genere emessa su base regionale e comunque sempre a pagamento per cui… spiacenti ma vale il principio del “pay to play”, almeno in questo caso.

 

 

 

 

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