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Come e dove pescare a Capri

Prendendo un aliscafo da Napoli, si può raggiungere Capri in 40-50 minuti. In questo articolo vogliamo dare qualche informazione utile per pescare. Tralasceremo le “scontatezze”, come quella di evitare il ferragosto e la raccomandazione di lasciare pulito dove si pesca. La seconda in particolare sta alla base dell’essere pescatore! Parleremo dell’accessibilità a quest’isola fantastica e delle postazioni più comode per tentare di catturare spigole, saraghi, barracuda, orate e occhiate.

Come e dove pescare a Capri

Il porto di Marina Grande è costituito da due moli contrapposti che vanno sostanzialmente a creare due bacini. Il porto ovest è dedicato alle barche da pesca professionali ed al “grande” trasporto; il porto est è dedicato ai diportisti. E’ qui che la pesca può esser praticata. Diciamo che è tollerata se praticata con rispetto dei luoghi e delle persone che si godono la magnifica tranquillità di questi luoghi.

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Gara di pesca a Capri.

Un esempio di questo fatto è la gara/raduno di pesca sportiva Fishing Capri Island Tournament magistralmente organizzata dagli amici del Team Battiti di Pesca.

Capri: le postazioni per pescare

La soluzione più comoda per chi volesse pescare qui è di posizionarsi in banchina. Non dal lato dei traghetti (quello che avevamo definito “porto ovest”) ma mettendosi nella zona est. Cogliamo ogni cenno dei locali e cerchiamo di non dare noia a nessuno, specie se siamo a pesca in diurna. I posti tranquilli qui non mancano, e neppure la cordialità delle persone. In genere la parte finale del  molo interno è la più tranquilla e frequentata.

Le tecniche di pesca che possono ripagare alla grande sono molte: spinning, pesca a fondo, pesca in parete, light rock fishing, pesca a feeder e bolognese. Quest’ultima qui trova un campo d’elezione per la particolare riuscita che qui una pescata può avere, agevolata da una abbondante pasturazione a base di bigattini.

A seconda delle giornate, non mancheranno pesci di taglia media o piccola ma, statene certi, potranno abboccare anche bestioni.

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Capri, Marina Grande.

Sicuramente poi, per chi vuole togliersi da ogni impiccio, la scogliera lato esterno sarà la scelta migliore. Parliamo di una distesa di scogli la cui profondità incrementa lentamente ma in maniera certa, fino anche a profondità importanti a tiro di canna. In alcuni punti, per intenderci, a tiro di canna si possono trovare oltre una dozzina di metri di profondità, sicuri poi che la discesa prosegue anche oltre.

Le postazioni qui sono ottime per la bolognese, per la pesca a spinning, per la tecnica del galleggiante inglese e pure per la pesca con galleggiante e pasturatore.

Le tecniche di pesca con esche naturali ci faranno puntare soprattutto al sarago, all’occhiata e alla spigola, periodicamente anche alle lecce stella ed alle boghe (per chi le ama); la pesca a lancio e recupero (spinning) incentrerà la sua azione nella ricerca del barracuda, oltre che della spigola, con incontri di altri predatori che restano sempre possibili.

Peschiamo con fluorocarbon non troppo sottili

Ricordiamoci che qui, per quanto incantevole possa essere il posto, ci troviamo in uno scenario ostico, dove i pesci possono raggiungere una buona taglia e dove hanno scogli e tane a disposizione; facile che si vadano a intanare e a far sfregare la lenza. Per questo motivo tutte le tecniche di pesca con il galleggiante hanno una marcia in più rispetto alle tecniche di pesca a fondo che, proprio qui, rischierebbero di far calare drasticamente la nostra riserva di parature oltre che di pazienza!

Meglio allora pescare a bolognese ed all’inglese, aiutando la nostra azione con della pastura. Guadino telescopico necessario.

Diametri di fili extrafini, sconsigliati! Meglio puntare sul migliore fluofocarbon possibile, ed anche in un diametro non troppo leggero; allora sì che avremo dei bei regali dal mare blu che bagna Capri.

Video di pesca a Capri

 

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