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3 modi di pescare a passata: spiegazione della trattenuta, rovesciata e…

Nella pesca in fiumi e canali, la corrente determina un movimento della lenza. Quando si pesca con un galleggiante, allora si sta praticando la passata. Anche se per approfondire la tecnica della passata ci potrebbero volere ore ed ore, in questo articolo ti diamo delle indicazioni precise: una spiegazione della trattenuta, della rovesciata e della passata alla stessa velocità. 3 modi, insomma di pescare a passata.

3 modi di pescare a passata: spiegazione della trattenuta, rovesciata e stessa velocità

Quando si affronta una tecnica di pesca senza un maestro, o magari si va a pesca per le prime volte, non si conosce quanto la pesca possa già essere stata “studiata” e approfondita da chi, prima di noi ha cercato di carpirne i segreti. Escogitare qualcosa che faccia abboccare di più e meglio i pesci è una sfida avvincente. Nel caso della pesca a passata poi, l’Italia della pesca è un “Scuola” eccellente, di quelle con la esse maiuscola.

Pescare a passata non vuol dire buttare la lenza là (un po’ più su della tua posizione) e aspettare che il pesce abbocchi mentre il galleggiante scende.

Devi sapere che ci sono tre distinti metodi di calibrare la lenza per far sì che da una parte i pesci abbocchino più volentieri, e che dall’altra, la nostra ferrata al momento della tocca possa catturare il pesce. Ecco, questo è un aspetto da non sottovalutare nella passata. Parliamo di un metodo di pesca molto tecnico in cui è il pescatore a sceglie in che modo vuole che la montatura vada a “lavorare” in acqua.

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Adesso ti spieghiamo i 3 modi di calibrare le montature da passata

1. Passata: pescare alla stessa velocità

Partiamo dal caso più classico: far passare la montatura con il galleggiante alla stessa velocità della corrente. Se vogliamo che tutto “funzioni”, allora il nylon si muoverà perpendicolare al fondo. Se vedi che la tua paratura tende a inclinarsi o rovesciarsi, probabilmente dovresti alzare galleggiante e relativo peso della piombatura, senza far toccare troppo il fondo dai pallini.

2. Passata: pescare in trattenuta (galleggiante indietro)

Se c’è un metodo che invoglia il pesce ad abboccare in certe condizioni, questo è la trattenuta. Come dice in nome stesso, si tratta di rallentare la corsa della lenza con qualche “tenuta” del filo. Ogni volta che lo facciamo, l’esca che si alza un poco dal substrato del letto del fiume; va a fluttuare, andando maggiormente all’attenzione di pesci come barbi e cavedani. Attenzione però, perché quella che devi fare non è assolutamente una ferrata (a vuoto) ma un delicatissimo gesto. Pescare in trattenuta è una piccola “arte” della quale molti italiani sono ancora dei maestri.

3. Passata: pescare con lenza rovesciata (galleggiante in avanti)

L’inverso della trattenuta si può fare, e viene chiamata “rovesciata”. Come si fa a mandare avanti il galleggiante prima dell’amo? Muovere la canna in questo caso non c’entra, no. Non dovrai essere tu a trascinare il filo verso valle. Sarà la piombatura della tua montatura (cioè la lenza che hai costruito) a fare una “trattenuta inversa”!

Ecco svelato il piccolo stratagemma che alcuni garisti usano per ferrare meglio le loro prede e pescare con maggiore velocità.

I piombini strusciando sul substrato melmoso fungeranno da freno e metteranno in atto la cosiddetta pesca a passata “rovesciata”. In questo caso piombatura sarà èiuttosto aperta, con piombi molto piccoli, in modo tale da essere anche molto costante nello scorrimento verso valle.

E tu hai già praticato questa tecnica?

Quale dei tre sistemi ti ha permesso di divertirti di più e meglio?

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